martedì, aprile 10, 2007

Un mensile gratuito dedicato alla radio

È nato giornaleradio.info, il primo newsmagazine italiano dedicato al mondo della radio. Si tratta di una newsletter mensile che viene distribuita gratuitamente in formato digitale (PDF) dal sito www.giornaleradio.info e che, ogni mese, raccoglie e propone notizie, informazioni, curiosità e dati provenienti dal vasto e articolato sistema radiofonico italiano.

Giornaleradio.info è diviso in rubriche. Oltre alle 'Ultime notiziè dal mondo radiofonico, sono presenti informazioni dedicate ai grandi player pubblici e privati nella sezione Big; ampio spazio è dedicato alle radio locali; le news internazionali sono raccolte nella sezione Mondo. E poi, in Web Tech radio online, podcast e link dall'universo tecnologico, Mix, tutta la radio minuto per minuto; e una sezione Doc con ricerche, dati e documenti.

Curato da un team di appassionati ed esperti, capitanati dalla giornalista Nicoletta Boldrini, giornaleradio.info ha come obiettivo di 'diventare un punto di riferimento specializzatò per la promozione e lo scambio di informazioni all'interno di un settore del mercato media molto importante nel nostro Paese, dal punto di vista economico, pubblicitario e, naturalmente, culturale.

Giornaleradio.info nasce dall'iniziativa di un gruppo di giornalisti, appassionati del mondo radiofonico, con l'obiettivo di raccogliere e distribuire mensilmente le notizie che vengono prodotte da operatori e organi di stampa per diventare il punto di riferimento del settore. (fonte: Sin/Pn/Adnkronos)

giovedì, aprile 05, 2007

Radio FM, quale futuro?

Si è conclusa il 1° aprile al Museo della scienza e della tecnologia di Milano la mostra dedicata alla radiofonia italiana. «Radio Fm 1976-2006 - trent’anni di libertà di antenna» è il titolo dell’esposizione inaugurata il 1° marzo. Un successo. A visitarla sono state oltre 20mila persone. Molte anche le scuole che hanno organizzato la visita.


Nel 2006 sono ricorsi i 30 anni della sentenza 202 della Corte costituzionale che sancì la libertà di emissione radiofonica nel nostro Paese. Una data miliare nella storia dei mass media, un vero spartiacque tra l’era in cui la comunicazione via etere era monopolio statale e quella delle mille voci. Anche se, dopo l’entusiasmo iniziale, si è entrati in una fase in cui è prevalso in modo eccessivo il business senza regole.

In Italia, infatti, l’uso delle frequenze e le potenze di trasmissione non sono, di fatto, regolamentate. Una giungla dove le voci piccole, le emittenti comunitarie, hanno sempre meno spazio. A differenza di quanto accade negli Usa, in Gran Bretagna, in Spagna e altri Paesi occidentali. Forse sarà questo il tema su cui riflettere una volta concluse le celebrazioni relative ai primi 30 anni. A questo proposito, però, ritrovare grazie alla mostra lo spirito degli esordi non può che aiutare a ripensare il futuro della radio in Italia.
Giampiero Bernardini, Avvenire