lunedì, febbraio 19, 2007

RADIO FM 1976-2006: Trent’anni di Libertà d’Antenna

Al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, via San Vittore 21, a Milano, il Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Lombardia) in collaborazione col Museo Leonardo da Vincidi Milano ha organizzato (1° marzo – 1° aprile 2007)la mostra RADIO FM 1976-2006. Trent’anni di Libertà d’Antenna, ideata e organizzata da Minerva Eventi.


Nel 2006 sono ricorsi i 30 anni dalla sentenza n° 202 della Corte Costituzionale che ha sancito la libertà di emissione radiofonica privata nel nostro Paese. La mostra ripercorre questi trent’anni di radio in FM attraverso fotografie, suoni, immagini, musica, jingle, sigle di apertura e di chiusura dei programmi, filmati, oggetti, materiali storici, strumentazioni legate al mondo radiofonico e i racconti dei testimoni. Una galleria cronologica consentirà di rivivere i più importanti avvenimenti dei personaggi e delle mode che hanno avuto come contesto la radio: suoni nell’etere, voci, ricostruzioni d’ambienti e di situazioni, per presentare non una semplice raccolta di immagini ma una serie di luoghi da scoprire.

La prima esperienza di radio libera in Italia dura soltanto due giorni: la messa in onda del 25 e 26 marzo 1970 di Radio Libera Partinico (Radio Sicilia Libera) viene interrotta dalla polizia dopo 27 ore. Tre anni più tardi iniziano a trasmettere in maniera episodica e irregolare varie emittenti radiofoniche, contravvenendo alla legge vigente che assicurava il monopolio alla RAI, considerate “clandestine” o “pirata”. Il 28 luglio 1976 la sentenza n° 202 della Corte Costituzionale sancisce la legittimità di trasmissioni private, purché a copertura locale.

Oggi in Italia gli ascoltatori quotidiani delle radio sono circa 37 milioni, mentre le emittenti che trasmettono dal territorio nazionale ammontano a quasi 1.200.

Tra gli oggetti esposti non mancheranno, infine, oggetti d’epoca, come i primi trasmettitori, giradischi, piastre di registrazione, mixer e microfoni; una raccolta degli adesivi più importanti e graficamente significativi che ancora oggi sono motivo di culto da parte di appassionati e collezionisti; le cover dei dischi in vinile che dal 1975 hanno rappresentato la vita musicale della nostra società; i pannelli con i testi dei jingle più famosi, le frasi e gli slang che sono divenuti d’uso comune fra i giovani.

LOMBARDIA IN PRIMO PIANO
Un’importante sezione sarà dedicata alla peculiarità delle storie e delle esperienze
radiofoniche della regione Lombardia, grazie alla preziosa collaborazione delle radio stesse e dei personaggi radiofonici di ieri e di oggi che hanno reso Milano e la Lombardia una capitale italiana della radiofonia. Le radio lombarde registrate sono oggi 244.

IL MUSEO E LE TELECOMUNICAZIONI
La mostra è collocata nella vasta area Telecomunicazioni del Museo che rappresenta una delle più importanti collezioni in Europa dedicate al settore delle telecomunicazioni. Una raccolta composta da più di 2.000 reperti in grado di narrare le scoperte scientifiche e le trasformazioni sociali che hanno caratterizzato gli ultimi 200 anni della nostra storia. Nella nuova area espositiva, inaugurata nel 2005, antichi telegrafi, le radio di Marconi, alcuni storici impianti radiofonici e i più significativi prodotti dell’industria italiana ci accompagnano
in un viaggio in grado di orientarci tra le più recenti trasformazioni digitali dove telefono, macchina fotografica, radio, cinema e computer sembrano fondersi in un’unica nuova epoca tecnologica e culturale, quella delle Tecnologie per la Comunicazione e l’Informazione (Information Communication Technology, ICT).

EVENTI COLLATERALI
Due in particolare i momenti che saranno organizzati durante la permanenza della mostra.
14 marzo – ore 18.00, Auditorium: Tavola Rotonda “Parole in Libertà”.
Come le radio libere hanno cambiato il linguaggio degli italiani. Parteciperanno protagonisti della radiofonia studiosi e critici.
28 marzo – ore 15.00, Sala del Cenacolo: Convegno: “Senza Antenna – La radio nell’era della riproducibilità digitale”.

L'incontro tra il primo e l'ultimo mezzo di comunicazione del novecento - la radio e Internet – rappresenta un universo di linguaggi e pratiche di produzione e fruizione ancora poco esplorato. Dallo streaming al podcasting, dalla personalizzazione dell'ascolto alle radio "fai da te", il convegno discuterà sia di possibili scenari che di modelli già esistenti di ibridazione tra radio e Rete. Tra i relatori Silvain Gire, responsabile editoriale di Arte Radio, la divisione internet del canale francese Arte Albino Pedroia, docente di Produzione radiofonica alla Sorbona di Parigi, esperto di digitalizzazione delle Telecomunicazioni.

IL CORECOM
La mostra è stata promossa dal Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni della Lombardia), che esercita a livello territoriale funzioni di governo, garanzia e controllo. In quanto organo funzionale dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha alcune specifiche deleghe, tra cui: le conciliazioni tra utenti e i gestori delle telecomunicazioni, l’esercizio del diritto di rettifica, la vigilanza sulla pubblicazione e diffusione dei sondaggi, la vigilanza sulla tutela dei minori nel settore radiotelevisivo. Svolge anche attività di consulenza per la Regione in materia di comunicazione e di informazione radiotelevisiva. Il Corecom tutela il pluralismo e la parità di accesso agli organi di informazione e comunicazione. Sostiene lo sviluppo del settore radiotelevisivo e svolge attività di ricerca e approfondimento. Una presenza cruciale in una regione, la Lombardia, con la più alta concentrazione di gestori di telecomunicazioni e accessi in rete, e tra quelle con il maggior numero di emittenti televisive e radiofoniche locali.

IL CATALOGO
È stato realizzato per la mostra un volume (oltre 450 pagine a colori) che raccoglie nelle sue tre parti studi e testimonianze, immagini di diverse epoche e un’ampia inchiesta fotografica. Il Catalogo include “un sedicesimo” dedicato esclusivamente alle emittenti lombarde.

INFORMAZIONI
Minerva Eventi: www.30annidiradiofm.it | 051.897420 | organizzazione@30annidiradiofm.it
CORECOM della Lombardia: www.corecom.com
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia: www.museoscienza.org | 02.485551

INGRESSO LIBERO
Dai siti www.30annidiradiofm.it e www.corecom.com sarà possibile scaricabile il coupon che consentirà l’accesso gratuito alla mostra.

ORARI: da martedì a venerdì 9.30-17.00 – sabato e festivi 9.30-18.30 – lunedì chiuso

sabato, febbraio 17, 2007

Italiani & corsi, un ponte sul mare

Nuovi orari da febbraio del programma in Italiano e Corso dalle antenne di Radio Corse Frequenza Mora in onda sulle frequenze in onda media 1494 kHz e 1404 kHz:
Venerdi alle 1010-1035 UTC
e Domenica alle 1205-1230 UTC
purtroppo la ripetizione serale del Lunedi è stata soppressa.

Il programma può essere ascoltato anche in real audio:
www.radiofrance.fr/chaines/france-bleu
Oppure
anche sulla WEB di Radio Press di Cagliari, in onda Venerdi alle 1010-1035 UTC ed in replica al Lunedi alle 0910-0935 UTC

Notizia by Dario Monferini, via PlayDX list

La Hora di nuovo on air

La peruviana Radio La Hora, 4855 kHz, è tornata ON AIR il 17 febbraio, dopo seri problemi tecnici. Ne dà annuncio alla lista Play DX, coordinata da Dario Monferini, Carlos Gamarra Moscoso, direttore dei servizi tecnici della radio. Di notte si ascolta anche in Italia.

Estimados amigos de PLAYDX,
soy el lc. Carlos Gamarra Moscoso, director de frecuencias de radio La Hora Cusco Peru, para hacerle de conocimiento con mucha alegria que desde hoy sabado 17 de febrero a las 18 hrs. ( hora local ) el departamento tecnico de esta emisora con don Edmundo Montesinos a la cabeza ha repuesto la señal internacional en la onda corta 4855 kHz despues de haber sufrido serios daños nuestro trasmisor, pero gracias a los reclamos de oyentes de Puno. Madre de Dios , Apurimac hasta de Junin y Anchash, se hizo los esfuerzos economicos grandes para volverlo operativo el trasmisor.
Le informo que ahora R. La Hora trabajarà en forma simultanea am-fm y o.c de 5 am a 11 am hrs y de 17 a 19 hrs de lunes a sabado. Quiero informar a los dx del mundo que estamos listos para enviarles nuestras qsls y banderines de Radio La Hora .
Le informo tambien que en una semana mas R. Universal de Cusco volvera a su onda corta en 49m tambien tuvo problemas con las descargas electricas.
Una vez mas le pido por favor que nos envien con mucha prontitud los informes de recepcion.
Cordiales dx. Carlos Gamarra Director de frecuencias
adalidcusco@hotmail.com

martedì, febbraio 13, 2007

Radio Bakhita, scommessa sulla pace in Sudan

da Juba (Sudan) - Il traliccio metallico del ripetitore spunta tra le capanne, gli
studi di registrazione sono due container mimetizzati sotto un tetto spiovente:
Radio Bakhita, sui 91 MHz in Fm, prima emittente cattolica della storia del Sudan, da ieri è finalmente nell'etere. «Ci sono voluti tre anni, ora siamo in onda», spiega alla vigilia del lancio ufficiale la direttrice suor Cecilia Sierra Salsido, missionaria comboniana originaria del Messico. «Non è una radio cattolica per cattolici, ma una voce per la pace e la riconciliazione».
Quattro-sei ore al giorno di trasmissioni «dipenderà anche dall'energia elettrica disponibile» - sorride la suora-giornalista - per parlare «a un pubblico di giovani». Che in Sud Sudan sono nati e cresciuti con il sottofondo della guerra. Adesso si cambia ritmo: «I sudanesi sono creativi e hanno dentro la musica. Li ascolteremo e li faremo parlare». Un drappello di giovani con formazione giornalistica minima raccoglierà notizie. L'emittente le diffonderà a un pubblico potenziale di 400.000 ascoltatori in un raggio di 30 chilometri intorno a Juba. «Il progetto prevede poi un network in tutto il Sud Sudan», spiega la responsabile di Radio Bakhita, che prende il nome dalla prima e unica santa sudanese originaria del Darfur canonizzata nel 2000 da Giovanni Paolo II. «Qui come in gran parte dell'Africa la radio è l'unico strumento d'informazione». L'emittente trasmetterà in inglese, in arabo classico e in «arabo sudanese». Porte aperte nel doppio container
a chiunque porti messaggi di riconciliazione. Il palinsesto è pronto: il programma di punta si chiama, manco a dirlo, «journeys of peace», viaggi di pace. (E.B.)
da Avvenire 9 febbraio 2007

sabato, febbraio 10, 2007

Radio Ticino compie 30 anni

PAVIA Compie 30 anni Radio Ticino Pavia e per il futuro l’emittente diocesana si propone di dare sempre più voce al territorio e ai cittadini. Nata il 13 febbraio 1977 per diffondere prevalentemente le messe e le cerimonie religiose dal Duomo e dalle altre chiese del capoluogo, negli ultimi mesi RTP è stata protagonista di un rilancio editoriale che ha già riscosso notevoli risultati di audience e gradimento. Pur restando fedele alla sua identità cattolica, Radio Ticino è diventata sempre più un’emittente di servizio con notiziari, trasmissioni e programmi in diretta per raccontare e approfondire l’attualità di tutta la provincia. Una missione resa necessaria anche dal panorama editoriale locale: RTP è l’unica emittente di Pavia ancora operativa, dopo la chiusura di tutte le altre radio commerciali, ed è tra le poche realtà (sei in tutto) ancora accese a livello provinciale. E anche gli ascoltatori sono cresciuti, circa 16mila di tutte le fasce d’età e un crescente inter esse da parte delle istituzioni: "Siamo una radio comunitaria e continueremo a dare voce a tutti – spiega don Franco Tassone, direttore dal luglio 2005 anche del settimanale diocesano Il Ticino -. Il pubblico ha dimostrato di gradire molto questa nuova formula che ci permette di essere davvero al fianco di chi ci ascolta con un’informazione giornalistica puntuale e precisa". E per il futuro si preannunciano importanti novità: una sinergia sempre più efficace con il settimanale e il portale di informazione diocesana e, in occasione della prossima visita del Papa in provincia di Pavia, una serie di tramissioni e approfondimenti e una lunga maratona in diretta al seguito di Benedetto XVI. (Claudio Micalizio)

da Avvenire 11 febbraio 2007