lunedì, giugno 27, 2011

Dalla radio allo struzzo. La politica europea

Oggi, lunedì 27 giugno, in Olanda si discute dell'assetto della radiofonia. E anche la famosa e ascoltata Radio Nederland rischia di dovere abbandonare le onde corte.

Ormai l'Occidente, il vecchio continente in particolare, rinuncia a comunicare col resto del mondo. Spenge le radio e pensa che basti Internet. E' un illusione.

L'Europa fa come lo struzzo: mette la testolina sotto terra e dice: non vedo, non sento... quindi il resto del mondo non esiste. Ogni tanto mostra un dito medio agli immigrati e spera che affoghino. Non c'è che dire, una politica internazionale molto astuta.

Audiradio addio. Vittima di troppi interessi

Audiradio chiude. Non è stato possibile approvare il bilancio 2010 per scontri interni, tra soci, evidentemente divisi da interessi particolari. Vedi alla voce pubblicità.

Probabilmente ora nascerà un nuovo diverso strumento di verifica degli ascolti radio in Italia.

Ecco una nota della Rai (da Giornaleradio.info:
Le dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti dell'emittenza radiofonica privata contengono affermazioni inaccettabili, non rispondenti ai fatti e lesive per Rai.La minoranza in seno ad Audiradio (4 contro 11) ha decretato la morte di Audiradio impedendo con ostinazione e con motivazioni pretestuose l'approvazione del Bilancio 2010 della Società.Il mercato rimarrà senza un indagine sugli ascolti e per questo deve ringraziare il comportamento irresponsabile di Finelco, RTL, RDS e Radio e Reti.I rappresentanti del mercato UPA/Assocomunicazione e Unicom, le altre emittenti nazionali e la Rai, hanno tentato fino alla fine di evitare questo epilogo infausto per lo sviluppo del mezzo radiofonico.Rai è pronta a lavorare per lo sviluppo di una nuova indagine insieme al mercato e agli altri operatori in coerenza con le linee che saranno dettate dall'AGCOM. La nuova indagine non potrà più basarsi su metodologie ormai obsolete e non più in grado di rappresentare le dinamiche del mercato. Essa dovrà utilizzare le più moderne metodiche traguardando anche l'introduzione del meter al pari di quanto oggi avviene per la televisione.

Staremo a vedere, anzi a sentire

giovedì, giugno 02, 2011

Addio al fado... RDP off air

Accidenti, la radio portoghese ha "sospeso" dal 1° giugno le trasmissioni in onde corte. RDP era (lo sarà ancora?) la mia emittente preferita. L'ascoltavo spesso la mattina, sui 12 MHz. Ho sempre apprezzato e amato la sua musica, le sue canzoni. Nostalgiche, intense. Potrò risintonizzarla ancora? Non lo so. Che rabbia. Va così avanti la desertificazione delle onde corte. Proprio ora che abbiamo a disposizione ottime radio, anche a prezzi ridotti.

Ecco cosa si legge sul bollettino quindicinale DX-Window, numero 429, appena pubblicato:

”Unfortunately one more SW broadcaster is considering to leave the shortwaves. RTP-Radio Portugal announced that it will close "temporarily" the SW broadcasts, starting on Jun 01, 2011. On a press release, RTP says that it will be a
test period, and only after that they will declare the final decision. Although I think it will be difficult to reopen the SW broadcasts due to economic difficulties, I still have the hope, that if many listeners write RTP-Radio Portugal requesting for SW, maybe they reopen the SW broadcasts on reduced airtime or on special events(soccer).You can sign the petition requesting the SW broadcasts to continue on http://www.peticaopublica.com/PeticaoAssinar.aspx?pi=P2011N9010 and you can also send an email to: rdp.internacional@rtp.pt , rtp@rtp.pt or send a letter to: Av. Marechal Gomes da Costa, 37-bloco B ¬ 2º, 1849-030 Lisboa, Portugal.” (Bruno Marado via ETON-E1-XM-Radio@yahoogroups.com , May 22, via Berg)

Chi può e vuole sottoscriva la petizione al link qui sopra